Ladies and Gentlemen, Andy Warhol

Andy Warhol, Ladies and Gentlemen, 1975
Ladies and Gentlemen, Andy Warhol, 1975. 10 serigrafie di drag queen e donne trans del nightclub di New York The Gilden Escape. I colori sono forti, accesi, non rispettano i contorni. Vanno per conto loro seguendo un proprio schema, liberi di muoversi dove vogliono. Senza linee guida trasgrediscono il disegno e conquistano il primo piano. Siamo negli anni ’70 e l’arte inizia a svolgere un ruolo importante nella lotta per i diritti civili della comunità LGBTQ+.   Una sera di giugno, nel ’69, la comunità gay si scontra con la polizia all’interno del bar di New York Stonewall Inn . È così che… Continua a leggere


Il Monumento ai non eletti di Nina Katchadourian

Nina Katchadourian (Stanford, 1968)

Stati Uniti. Al posto dei nani da giardino ci sono i cartelli elettorali che quest’anno tengono il nome di Biden o Trump. Nina Katchadourian, artista nata a Stanford, California, nel 1968, espone anche quest’anno la sua opera Monumento ai non eletti, o meglio Il monumento dei perdenti. Ma cosa sono intanto i cartelli da giardino negli Stati Uniti? Sono dei cartelli venduti dalle campagne elettorali ai cittadini che presentano come logo il nome del candidato alle elezioni presidenziali. Il cittadino compra il cartello con il nome del candidato che preferisce, a un prezzo che varia dai 10 ai 15 dollari… Continua a leggere


William Pope L., il pescatore delle assurdità sociali, striscia al MoMA di NY.

William Pope L. (Newark, New Jersey, 1955)

MoMA. New York. Tra la undicesima e la cinquantatreesima strada, il 21 ottobre 2019, il museo d’arte contemporanea inaugura il suo nuovo riallestimento. La solita struttura e la solita entrata e i soliti cinque piani. Le vecchie e storiche opere ci sono ancora, ma convivono con le new entry che sono tantissime e nuovissime. Tra queste, al terzo piano, nella sala The Edward Steichen Galleries c’è lui: il pescatore delle assurdità sociali. William Pope L. Non ci sarà per sempre, perché ospite fino a febbraio. Una mostra interamente dedicata all’artista, intitolata: member: Pope.L, 1978-2001. Chi lo conosce? In America in… Continua a leggere


Joseph Beuys e il coyote. I like America and America likes me.

Joseph Beuys, I like America and America likes me, 1974, Renè Block Gallery, New York

Joseph Beuys. A parte la stanza e a parte il coyote non ha toccato altro e non ha visto altro. Non ha visto l’America. Non l’ha toccata nemmeno con un piede. Arrivato all’aeroporto di New York JFK si è fatto trasportare infetto e bendato su una barella infilata in un’ambulanza fino alla Renè Block Gallery di Downtown e si è chiuso in una stanza. Maggio 1974. Insieme a un coyote. Per tre giorni. Lui e il coyote. “Volevo isolarmi, non vedere nient’altro oltre al coyote”. Ma perché proprio lui? Perché un coyote? Proprio il coyote perché è un canide lupino… Continua a leggere


Un crocifisso, dell’urina e un barattolo. L’opera Piss Christ di Andres Serrano.

Andres Serrano, (New York, 1950)

Andres Serrano (1950, New York). Piss Christ. Una statuetta di cristo crocifisso immersa nel piscio, fotografia scattata ed ecco l’opera d’arte. Opera d’arte che nel 1989 viene esposta e vince un premio: Awards in the Visual Arts. Un premio di 15mila dollari messo in palio dal Southeastern Center for Contemporary Art, sponsorizzato da un ente governativo statunitense. Ma non tutti sono d’accordissimo. Chi non è d’accordissimo è immaginabile. I cattolici la trovano tanto offensiva e volgare da infrangere il vetro e danneggiare la fotografia una volta esposta al museo Collection Lambert di Avignone nel 2011. “È offensiva!”. “Ma non penso sia… Continua a leggere


Guerrilla Girls. Le artiste gorilla.

Guerrilla Girls, New York City

Ragazze gorilla, ragazze guerrilla. Guerrilla Girls. Artiste femministe attiviste. La parola guerrilla si confonde con gorilla perché portano delle enormi maschere a forma di scimmia e non se le tolgono mai. Nemmeno per le interviste. È così che stabiliscono la loro immagine: durante un’intervista. Si presentano ‘siamo le Guerrilla’ e un giornalista inglese sbaglia a fare lo spelling. Scrive Gorilla. Loro non si offendono perché dei faccioni da scimmioni cattivi e oscuri si adattano bene ai loro intenti. Fanno arte. Ma non è pittura e non è scrittura e non è architettura o progettistica. Sembra più pubblicità. Arte fatta di grandi… Continua a leggere