Intervista immaginaria al Nano Morgante.

La fontana del Bacchino, 1560, Valerio Cioli, Giardino di Boboli, Firenze

Come ti chiami? Morgante Segni particolari? Sono grassotto perché non ho abbastanza lunghezza per disporre la ciccia in tutto il corpo. Sono alto molto poco. Sono molto basso, sono nano. Ma non sono un nano, sono il Nano. Il Nano Morgante. “Il”? Il Nano Morgante. Quello che a corte tutti vogliono e tutti aspettano. Quello che senza di me la festa non c’è. E perché ti chiamano Morgante? Perché Morgante è il gigante nel poema di Luigi Pulci. È una presa in giro e così li lascio fare e mi ci faccio chiamare. Perché sono un giullare e il mio… Continua a leggere


L’intrallazzo tra Venere, Marte e Vulcano di Tintoretto

Marte e Venere sorpresi da Vulcano, Jacopo Tintoretto, 1550 circa, Olio su tela, Pinacoteca Monaco di Baviera

Autore: Jacopo Robusti, Tintoretto perché figlio di un tintore di seta, “Il furioso” perché ha un carattere un po’ agitato, veneto perché nato a Venezia. Personaggi: Venere: sposa di Vulcano, ma innamorata di Marte. Marte: dio della guerra, amante di Venere. Vulcano: fabbro zoppo che lavora in una fucina per gli dei, sposo di Venere. Apollo: dio del sole. Spia del tradimento. Cupido: dio dell’amore, figlio di Venere. Si assenta durante il tradimento. Nel quadro di Tintoretto, Apollo, il dio del sole e il datore di lavoro di Vulcano e in questo caso lo spione, mette la pulce nell’orecchio di… Continua a leggere