L’intrallazzo tra Venere, Marte e Vulcano di Tintoretto

Autore: Jacopo Robusti, Tintoretto perché figlio di un tintore di seta, “Il furioso” perché ha un carattere un po’ agitato, veneto perché nato a Venezia.

Marte e Venere sorpresi da Vulcano, Jacopo Tintoretto, 1550 circa, Olio su tela, Pinacoteca Monaco di Baviera

Personaggi:

Venere: sposa di Vulcano, ma innamorata di Marte.

Marte: dio della guerra, amante di Venere.

Vulcano: fabbro zoppo che lavora in una fucina per gli dei, sposo di Venere.

Apollo: dio del sole. Spia del tradimento.

Cupido: dio dell’amore, figlio di Venere. Si assenta durante il tradimento.

Nel quadro di Tintoretto, Apollo, il dio del sole e il datore di lavoro di Vulcano e in questo caso lo spione, mette la pulce nell’orecchio di Vulcano: “la tua bella Venere ti sta tradendo in camera da letto con Marte”. Solitamente nei quadri del cinquecento, il tradimento di Venere e Marte viene punito da Vulcano gloriosamente. Come? Con Vulcano che sgama i due grazie sempre ad Apollo, e li cattura nudi come vermi sul letto con delle catene che aveva appena costruito nella sua bella fucina. Ma Tintoretto qui dentro sembra non raccontare proprio così la storia.

Infatti nel quadro, Vulcano entra nella camera da letto, Venere è sicuramente bella nuda e bella stesa, ma Marte non c’è. Il vigoroso dio della guerra è dignitosamente rannicchiato e nascosto sotto a un mobile, guardando un cagnolino rognoso che gli abbaia contro. Ma non è un problema quel cagnolino che fa casino, perché Vulcano sembra non sentirlo. E perché? Perché la vulva di Venere è più interessante.

Alcune teorie sostengono che Vulcano è talmente ammaliato da quello che vede sotto il lenzuolo da non sentire né vedere più niente. Altre teorie invece sostengono che Vulcano sente e vede tutto, ma da buon marito qual è, vuole solo coprire il sesso di Venere dopo l’accaduto.

E Venere in mezzo a tutto questo casino cosa fa? Non si capisce. Sembra restare con il braccio alzato senza fare il minimo sforzo, senza farsi coprire dal marito e senza vergogna. Cupido se la dorme. Cupido, il dio dell’amore, quello che attentamente sceglie chi prendere a freccette e farlo innamorare, presente in ogni episodio amoroso esistente, creatore di qualsiasi episodio amoroso esistente, se la dorme. In questo episodio si assenta. E perché? Perché l’amore in questo caso non esiste? Perché quando si tratta di adulterio, l’amore dorme? O semplicemente per rappresentare l’amore cieco e dormiente di Vulcano che non si accorge di niente o fa finta di niente?

Le interpretazioni sul bordello che succede nel dipinto sono tantissime, anche se quella più gettonata pare essere una:

Vulcano, un vecchio chinato e miseramente compassionevole, corre a casa da lavoro ed ecco cosa lo aspetta.. quello che nessuno vorrebbe aspettarsi quando torna a casa da lavoro. Eppure, sordo o non sordo, perdona la moglie.

Vulcano (dettaglio), Jacopo Tintoretto

Marte si nasconde. Balordo e fifone è impegnato a maledire il cane che gli abbaia contro.

Marte (dettaglio), Jacopo Tintoretto

Cupido se la dorme ronfando con la bocca aperta.

Cupido (dettaglio), Jacopo Tintoretto

Venere sembra avere lo sguardo imbambolato da un’altra parte, più nell’atto di rimanere nuda e felice che in quello di scusarsi.

Venere (dettaglio), Jacopo Tintoretto

E dopo cosa succede? Non si sa bene e lo specchio appoggiato al muro dietro Vulcano ti confonde ancora di più.

specchio (dettaglio), Jacopo Tintoretto

Prima domanda: perché c’è uno specchio appoggiato al muro all’altezza del letto da cui Venere si trastulla o si lascia trastullare?

Seconda domanda: perché nel riflesso dello specchio Vulcano cambia posizione? Non ha più solo il ginocchio destro appoggiato sul letto, ma entrambi.

Significa quello che accadrà dopo? E cioè che Vulcano se ne infischia di quello che gli ha detto Apollo e si dedica alla vulva di sua moglie per farsi amare ancora?

Nel disegno preparatorio esposto al Museo di Berlino la storia raccontata da Tintoretto confonde ancora di più, perché completamente diversa: Marte, Cupido e cagnolino rognoso non ci sono. Vulcano non è più un compassionevole cornuto, ma quasi un violentatore, troppo attratto dalla sua nuda sposa per coprirla con cura. Meglio afferrarla con forza e saltarle addosso. E Venere non sta più lì imbambolata a lasciarsi toccare passivamente dal marito. È lei la miserabile che cerca di dimenarsi da quelle manacce rozze e sporche di Vulcano.

Studio per Marte e Venere sorpresi da Vulcano, Jacopo Tintoretto

Qual è quindi la storia? Una storia d’amore finita male? Una storia senza amore fatta di mariti traditi, donne violate, donne ingannevoli e mariti incazzati? Traditori pusillanimi? Amori che ronfano e cani che abbaiano?